mercoledì 22 agosto 2007

School at night




Apprendo con stupore che anche l'Ask 191 ha un sito internet; aspetto con fiducia il momento in cui si metteranno a vendere magliettine on-line. Non mi ritrovo nella loro politica, ma ciò non vuol dire che ciò che fanno mi dispiaccia...anzi....mi fa schifo! Comunque, punti di vista differenti, scherzo chiaramente! Voglio infatti dedicare questo post alla musica, o meglio alla non-musica. A tre mesi di distanza dalle ultime, infatti, ieri si sono tenute le prove dei Wax Trowels al Musicily. Inizio pacato con Golod eseguita egregiamente, e subito crollo fisico della 4a corda della Stratocaster di Karlmaikol/Marlet. Secondo pezzo Comfortably punk, e poi di seguito Porco Dio, Pititto talkin' blues, Orgoglio a sette punte, Lu mercatu e Imagine, eseguite stranamente peggio del solito ma come al solito rigorosamente fuori tempo. Poi il lampo. L'illuminazione. Parte la versione di Anale che Passione più lunga della storia, roba da fare invidia a Pink Floyd e King Crimson messi insieme. 42 MINUTI di puro delirio: il motivo classico della canzone comincia, si perde e riemerge attraverso le improvvisazioni più disparate, incoraggiate e coadiuvate da membri del pubblico. Non c'è dunque da stupirsi se in mezzo ad Anale che passione si sentono comparire una dopo l'altra Spara Jurij, One of these days, Another brick in the wall, Curami, Mi ami?, Anarchy in the UK, God save the queen, Smoke on the water, Cara ti amo e Paranoid, con l'aggiunta della canzone del SanBitter cantata a cappella (?!?) da Viinza e Gullo. Le prove di ieri sera rimarranno nella storia, esattamente come le mie corde vocali sono rimaste nella sala grande del musicily. Come potrei, però, chiudere questo post senza ricordare gli eroi che hanno preso parte attivamente e non all'impresa di ieri sera?

Gruppo: Francesco LardoPastorale Laineri, Marco Karlmaikol Marletta, Francesco Kingo Puleo, Mauro Azzolini
Pubblico (in ordine di arrivo): Hillary Lequaglie (fotografa), Andrea Giglio (per la prima mezz'ora), Viinza, Giorgio Vara, Enrico Gullo, Andrea Gulli.






Anale che passione never will die.

lunedì 20 agosto 2007

Latte e miele

Nonostante la scarsezza di commenti e comunque di partecipazione virtuale, ho scoperto che questo blog qualche lettore ce l'ha; sarà dunque opportuno aggionarlo. Ferragosto è passato tranquillamente sulla spiaggia di Mondello, preceduto da una giornata abbastanza snervante che comunque ha reso più apprezzabile la serata. La sera del 15 Massimo Popolizio e Manuela Mandracchia si sono esibiti nella splendida cornice del teatro antico di segesta in una magnifica lettura degli ultimi brani dell'Odissea accompagnati dall'eccezionale piano di Uri Caine. Domani sera i Wax Trowels si recheranno in sala prove in vista dell'Addio Alle Scene in programma tra Ottobre e Novembre (probabilmente all'Agricantus). Ieri sera, per compensare la vittoria in amichevole per 4 - 2 del Palermo sul Real Saragoza, l'Inter ha pensato bene di perdere la finale di Supercoppa Italiana contro la Roma. Che nervi. Apparte la delusione calcistica la serata con la mia scoiattola è stata decente tra una magione in compagnia di Andrea, Pempem, Fusion, Giovanni, Farid, Andrae, Gennuso, Vezzi, Jakalamalla e Giglio che infine ci ha ospitato e offerto da bere a casa sua.
Now I am stanc, I think that I will return to dorm.
Goodbye Ruby Tuesday

martedì 7 agosto 2007

L'era del cinghiale bianco

Domenica 5 agosto, ore 21.30, teatro di Verdura stracolmo per l'occasione: Franco Battiato, "il Maestro", intrattiene Palermo per più di due ore con un concerto magnifico. Prima del concerto passo dai camerini con mio padre per stringergli la mano, sembra un po senza voce..fa niente; sale sul palco costruendo l'apertura su un pezzo dal disco nuovo e su "Povera patria" le cui parole a distanza di venticinque anni risuonano purtroppo attuali. Ad accompagnarlo, svelati pezzo dopo pezzo da un originale gioco scenico, ci sono un pianoforte, una tastiera guidata dal fedele Privitera maestro di effetti, un quartetto d'archi, un giovane trio chitarra-basso-batteria, e le favolose Mab, complesso metal formato da 4 ragazze sarde di adozione inglese. Il concerto scorre velocemente, si è già a metà quando un ispiratissimo ed autoironico Manlio Sgalambro cantà sulle sonorità pesanti delle ragazze, lasciando poi il palco tutto per loro - purtroppo solo per un brano. Nella seconda parte del concerto, un Battiato decisamente in "serata sì" regala al suo pubblico brani come "La Cura", "E ti vengo a cercare", "Voglio vederti danzare" e "Amore che vieni amore che vai"; una volta lasciato il palco le urla del pubblico restio ad andare via permettono il ritorno del maestro e della sua compagine musicale, impegnandoli in un bis costituito da "L'animale", "Prospettiva Nevskij" e "L'era del cinghiale bianco", pezzo dopo il quale, ancora una volta Battiato lascia il palco. Il ritorno, qualche minuto dopo è trionfale, e con l'aiuto delle meravigliose Mab viene riproposto in medley, quasi l'intero repertorio de "La voce del Padrone", cominciando da "Bandiera bianca", passando per "Sentimiento nuevo" e "Gli Uccelli", fino ad arrivare al capolavoro di "Centro di gravità permanente". Ore 0.10, le luci si riaccendono, la massa scorre lentamente fuori, il concerto è finito.

lunedì 6 agosto 2007

Il posto delle fragole

La vita procede tranquillamente, la temperatura sembra scesa, la nullafacenza aumenta a vista d'occhio; si attende ancora il ritorno di amici dispersi tra l'Olanda e l'Inghilterra. Qualche cosa però è successa..la settimana scorsa, infatti, si sono spenti due tra i più grandi registi della storia del cinema, Ingmar Bergman e Michelangelo Antonioni; premetto di conoscere poco l'opera dei due autori, ma con certezza posso affermare di preferire il primo al secondo. "Il settimo sigillo" rimane un capolavoro immortale della storia del cinema, insieme a "Fanny e Alexander" e "Il posto delle fragole", ed è triste che per permettere di poterli rivedere in tv, anche solo per permetterne la conoscenza ad un pubblico più ampio, bisogni aspettare la morte. Le morti dei due grandi maestri non sono stati gli unici eventi a funestare il panorama cinematografico, qualche giorno fa, infatti, a soli 58 anni, si è spento anche Ulirch Muhe, grandioso interprete di un agente della Stasi in "Le vite degli altri" (film premiato con l'Oscar nel 2006). Non intendo spendere altre parole su queste tristi scomparse, spero soltanto che l'insegnamento di grandi maestri, e i piccoli capolavori di recitazione realizzati da attori semi-sconosciuti come Muhe, possano essere da esempio per un cinema, il nostro, intento a concentrare la propria produzione o sul filone mocciano-adolescenziale, o su quello demenziale.