domenica 28 ottobre 2007

Long Train Running

Pochi eventi riescono a fare riflettere sul vero significato della parola “Delirio”. Uno di questi è sicuramente la festa di compleanno del Tasso e di Zerbo che si è tenuta ieri sera a casa di quest’ultimo. Breve resoconto: il tutto comincia alle 5memezza quando vado a prendere il tasso e Claudia da Ganci e ci rechiamo allegramente a casa di Zerbo per sistemare; piccolo particolare quel poco che c’era da sistemare era già stato sistemato. Siamo dunque scesi diretti all’hard discount di via ReFederico; abbiamo comprato n.24litri di birra oltre che una bottiglia di Sambuca, una di crema di whiskey, una confezione di rotoli scottex fasani e una di air action vigorsol. Preso l’alcool e i suppellettili pulitori, ci siamo diretti in via Ximenes per prendere le pizze (6 familiari, delle quali dopo i primi 15 minuti di festa restavano solo poche briciole), ed infine in via dei cantieri a prendere un’amica del nazionalpopolarezebra. Siamo tornati sul luogo del delitto intorno alle otto menunquarto ed abbiamo già trovato persone ad aspettarci. Da quel momento ha avuto inzio un lungo e, probabilmente, interminabile via vai di gente. Dedico dunque questo pezzo di post all’elenco dei presenti che riesco a ricordare a memoria: Io, Zerbo, Tasso, Claudia, Ambra, Manfredi Agnello, Nazi, Gullo, Mirko, Majolino, Chiappara, Toro, Livio, Governale, Simona, Miriam (…), Sandra, Giulia, Isotta, Ponzi, Gengi, Edoardo, Ruben, Ruggero, Vezzi, Maria Pia, Giglio, Franco, Gas, Tommaso, Marta, Il biondo, Stevie, Arcuri, Sonny, Prestia, Ernestino, Lanieri, Orsi, Collura, Marcello, Skafirimuto, Marlet, Kingo, Marco Metallo, Luigi, Nino, Chicca, Valentina, Ornella, Sofia, la Tassina, Gueci, Lucio, Inguglia…e chi più ne ha più ne metta per la serie mancavano solo Parrucchino, Pempem, Cioccio e Carlone e poi eravamo vero al completo…ma chi…finì a cachì e olive. Molti ricorderanno i momenti salienti della serata, come l’arrivo di Livio con il megafono (caduto poi tristemente sotto il controllo growleggiante di Franco), o i lancio di rotoli di scottex fasani da un lato all’altro del salotto con successiva mummificazione di Prestia; e ancora la mia caduta all’indietro con tanto di capriola, le gare di rutti tra Ruggero e Governale, le disquisizioni politiche sul maoismo come terza e superiore tappa dell’evoluzione comunista, il trenino su “Il Triangolo”, la pisciata in balcone poiché il cesso era occupato causa sbocco, la pulizia (prevalentemente e giustamente femminile se si fa eccezione per l’aiuto dato dai due festeggiati); e poi i cori con marlet, toro, governale e arcuri interrotti dall’arrivo del tignuso del piano di sotto, i 18 sacchi dell’immondizia che si sono accatastati sul pianerottolo di casa Zerbo, la meravigliosa fiasca di vino rosso difronte alla quale io e marlet abbiamo dovuto deporre le armi, l’arrivo trionfale con le casse di birra, lo scatolone cosiddetto “dei canuzzi” ma in realtà pronto ad ospitare o Giglio o Ernestino. È impossibile riassumere la serata di ieri, ma di sicuro il ricordo che rimarrà dentro ognuno di noi basterà a colmare questo vuoto storico. Io nel mio piccolo ho dato una mano alla memoria collettiva.

Il Triangolo No!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehy Mauro!Ah ma quindi poco delirio ieri...Cmq è vero, il bagno era perennemente occupato da gente sboccante.
Continuo a dire che la tua capriola dopo la caduta è stata molto stilosa...degna di te!
L'appartamento di Zerbo dopo la "festicciola" era totalmente a pezzi...

Ci sentiamo ciao,
Marta

Anonimo ha detto...

non ho parole, non ho parole.

è stato più di qualsiasi aggettivo che potrei allegare, di più, molto di più.

Hasta lo Champagne Siempre, e ricordiamoci del bordello di ieri.

Zerbo/Zevra/Zebra

Anonimo ha detto...

Io voglio soltanto ricordarvi il momento migliore della serata: L'ARRIVO DI GENGI. E' rimasto bloccato sulla soglia per ben dieci minuti assaltato dai saluti di tutti gli invitati, incredibile. Più assurdo ancora, qualche minuto dopo mi ha visto ed è venuto a salutarmi... ostacolato dal mio sguardo stupito. Il suo commento: "Oh, cazzo, mi avevi salutato pure tu?!"